Intervista ad Andrea Marcolongo

Studiavamo passaggi legati a vicende e storie a noi ignote, senza chiederci nulla sulla sua utilità. È stato un fortissimo allenamento di verticalità, di dignità di verticalità: si faceva tanta fatica, ma non ci è mai venuto in mente di contestare quella fatica o di rigettarla. L’abbiamo presa come naturale, era il normale ordine delle cose tradurre dal greco.