I super-ceti medi

L’ipotesi di una tassa “patrimoniale” sui redditi superiori ai 500 mila euro ha fatto subito schizzare in piedi tutti i superconservatori che vedono in questa possibile intervento di legge l’ennesimo accanimento contro il ceto medio …

Intanto personalmente ho un problema con la definizione il ceto medio: sono quelli che hanno un imponibile superiore ai 500 mila euro annui? perché allora io sono un superpoveraccio, considerato che il mio imponibile annuo è di circa 35 mila euro (lordi e comprensivi della tredicesima).

Se intendiamo per media una fascia in cui si raggruppa il numero più alto di persone che hanno caratteristiche simili, secondo quella definizione di alcuni giornali dovrebbero essere MILIONI gli italiani (ceto medio) con più di 500 mila euro di imponibile … sarebbe bello, ma non penso proprio che sia così!

Cosa si sta chiedendo con l’emendamento che propone la patrimoniale? Di modificare le attuali aliquote aumentandole fino all’1% per redditi superiori ai 5 milioni di euro (quindi una tassa aggiuntiva di 50.000 euro!) a favore dello “Stato Sociale”.

La Spagna di Sanchez insegna, lo ha teorizzato anche Thomas Piketty sostenendo che anche i ricchi devono fare la loro parte, l’Italia invece non riesce a digerire questa manovra di giustizia sociale (è giusto che da 75.000 euro in su paghino tutti secondo la stessa aliquota?).

Probabilmente è una questione semantica. Proviamo a chiamare questa manovra per quello che è: riforma della progressione delle aliquote … suona meglio?


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