Caso irrisolto, di Patrik Ourednik [Keller 2016]

Il commissariato di via dei Tigli è noto perché non succede mai nulla di veramente rilevante, nulla di drammatico, noir e pulp che sia: al limite degli atti di vandalismo, qualche furtarello, delle lamentele di vario tipo.

Ma mai un caso di omicidio, un doppio tentativo di incendio, uno stupro. Per questo l’ispettore Vilem Lebeda fatica a capire tutta quella concentrazione di eventi in così poche ore e tutte sulla sua scrivania: si preannuncia una sgradita fatica per risolvere quei casi. Le ricerche, anche se non troppo convintamente, dei responsabili di questa distruzione dell’ordine normale delle cose in via dei Tigli, portano l’ispettore Lebeda a fare conoscenza con tanti personaggi strani: dall’inquilino ucraino, alla povera vedova del primo piano, tutti frequentatori del circolo per anziani. L’incontro più interessante ed inquietante per Lebeda avviene quando si imbatte in un pensionato, Viktor Dyk, dall’indole cinica e dal passato nebuloso, vedovo e padre di un figlio che è sempre stato un peso per lui, più che una gioia. Dalla morte della moglie Anna non ha fatto altro che dedicarsi a Dyk junior, ma a modo suo: avviandolo alla cruda realtà di una vita che non regala nulla, nessuna soddisfazione, nessuna gratificazione. Del resto, cosa ci si poteva aspettare di più da un uomo che, vecchio e malandato, trascorre le sue giornate nel parco ad infilzare coleotteri? Più continuano le indagini, più i misteri si infittiscono…

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