Per fortuna è tornato il campionato …

Dopo poche settimane di pausa, è tornato il campionato di calcio: sabato 13 agosto con la partita del Milan campione d’Italia (vittoria 4-2 contro l’Udinese e già primo caso di VAR per rigore sospetto), si è dato il via ad un torneo singolare quest’anno perché sarà interrotto a novembre per il mondiale in Qatar (20 novembre – 18 dicembre) per poi riprendere. Come si sa, l’Italia non ne prenderà parte perché eliminata per la seconda volta di fila (dopo Russia 2018).

Un campionato in due atti, dunque, che ci accompagnerà fino a giugno, quando comincerà poi la Coppa d’Africa 2023.
Ne avevamo bisogno?
Sicuramente in epoca di pandemia serve dare un tratto di normalità anche nello sport, però le cifre che ancora girano intorno a questo enorme business (con acquisti e cessioni milionarie, interferenze dei grandi fondi monetari che comprano società, investono soldi, le rivendono, come se fosse, giustamente un qualunque prodotto di mercato) lasciano molto perplessi in un’epoca di aumento di inflazione, crisi energetica e crisi politica (la guerra in Ucraina in primis per scelta mediatica, tutti gli altri conflitti non meno importanti ancora in corso…).

Il grande circo mediatico continua, distraendoci dalle tensioni sociali che pure esistono e rischiano di esplodere viste le prossime complicatissime elezioni italiane del 25 settembre.

E allora, che lo show vada avanti (the show must go on!) con lo spezzatino televisivo ad uso e consumo delle piattaforme televisive (spesso con risultati pessimi).


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