Nasce un nuovo esecutivo che minaccia nei fatti, non solo nei nomi dei ministeri, la tutela dei diritti civili e quindi, a cascata, dei diritti sociali.
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La nevrosi del Rosatellum e il campo progressista che non c’è
Nei prossimi mesi il governo disbrigherà le faccende ordinarie, ovvero l’attuazione dell’agenda Draghi. La sinistra esponga il suo programma elettorale per superare la crisi sociale e climatica
Le cifre del governo Draghi: 55 voti fiducia e 125 leggi
Una media di 7,4 leggi approvate ogni mese su un totale di 125 in 516 giorni di governo, ovvero fino alla crisi dello scorso 14 luglio.
Sono i numeri dell’Esecutivo di Mario Draghi, che termina oggi con le dimissioni del premier.
“Un governo di alto profilo”: eppure ritornano
Un governo di ritorno al passato, ma che comunque è commissariato negli snodi principali lasciati a uomini di fiducia di Draghi.
Le bufale sul governo tecnico e la piattaforma Rousseau
Si discute molto di governi tecnici e governi politici, di democrazia diretta e di investitura della piattaforma Rousseau … qualche considerazione
Gli irresponsabili: numeri alla mano
Tutti alla ricerca (ricattatoria) di un nuovo governo. Cosa ci dicono i numeri
La politica sia al servizio dei cittadini
Veniamo da mesi in cui non si è data risposta alle nostre richieste finalizzate a coniugare il diritto allo studio con la sicurezza: stabilizzazione del personale precario, riduzioni di alunni per classe, ampliamento degli organici, priorità per l’effettuazione dei tamponi, presìdi sanitari in ogni scuola, trasporto dedicato. Bisogna cambiare! Interventi di Francesco Sinopoli e Serena Sorrentino
MIUR e governo ignorano nelle loro scelte politiche i dati che commissionano (Invalsi)
La pubblicazione del rapporto annuale sul valore aggiunto da parte dell’INVALSI boccia senza riserve le scelte politiche anche di questo governo dimostrando la consueta incapacità di programmazione e lettura della realtà.
Sincreti(ni)smo giallo-verde
Il problema è di metodo: hanno siglato un contratto di governo ed ogni volta che la materia non è ben definita allora scatta la rissa mediatica, il gruppone si divide e ricominciano minacce, accuse, strappi e ricuciture.
Qui ad Atene facciamo così
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.