
Torno ha una capacità narrativa enorme: le descrizioni sono delle fotografie patinate che scivolano piacevolmente sotto gli occhi, che permettono di rivivere quei momenti in presa diretta.
Bellissimo romanzo d’esordio di Emanuele Termini, giornalista e saggista, che intreccia l’inchiesta sulle orme (non a caso il libro è pubblicato dalla casa editrice Exòrma!) del giovane Stalin con la più oscura censura giornalistica che ha reso quest’episodio ancora più misterioso.
Consiglio di leggere la bella introduzione di Luciana Castellina soltanto dopo aver letto il testo di Gallo: aiuterà a riannodare tutte le allusioni contenute nel libro e ad allargare la cornice storica anche a fatti avvenuti prima ed agli effetti inevitabili del dopo. Avvincente.

Babij Jar, romanzo-testimonianza. Perché come scrive Katja Petrowskaja in Forse Esther : “Non c’era più nulla da mostrare, ma solo da raccontare”.