dal lat. conflictus -us “urto, scontro” – Significa contrapposizione armata di eserciti, battaglia, combattimento, scontro (armato), ma anche contrapposizione, contrasto, disaccordo, discordanza, opposizione, urto.
Nelle relazioni sindacali il conflitto è uno strumento per fare pressione politica sulla controparte, fare pressione anche psicologica per spingere la controparte a convergere su una determinata posizione, decisione.
Va da sé che bisogna esperire prima tutte le forme di dialogo e di mediazione: quando la trattativa si blocca, individuato il “punto di caduta”, e valutati i costi e benefici di un mancato accordo, è opportuno mettere in campo anche la strategia del conflitto per dare una prova di forza alla controparte.
Il conflitto deve sempre essere uno strumento, non un fine dell’azione sindacale: il fine, l’obiettivo finale, resta infatti l’accordo, il migliore degli accordi possibili in quel determinato momento, a quelle determinate condizioni.
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