Cultura e saggezza [I dialoghi di Confucio]

VII. Tsŭ Hsia[1] disse: «Colui che invece di amare i piaceri, ama la saggezza ed è in grado di esaurire tutta la sua forza, servendo il padre e la madre; che stando in relazione con gli amici ha sincerità di parola; se anche di lui si affermi che non ha coltura, pure io, in vero, dico che è cólto».


[1] Discepolo di Confucio, il suo nome di famiglia era Pu, e il suo nome proprio era Shang. Ricorre spesso nel testo.



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