
Va in scena l'apoteosi del narcisismo iperegotico dell'unto del Signore, al quale il Parlamento riconsegnerà, prono, le spoglie della nostra Repubblica.
Il saggio è illuminante perché rappresenta la prima sistematizzazione, oltre il mito, delle biografie di celebri campioni del gioco, classificati secondo Fine in “eroi”, quelli per cui gli scacchi erano semplicemente la vita, ed “anti-eroi”, quelli per cui gli scacchi sono stati soltanto uno dei tanti campi di interesse e successo.