Non c’è nulla di più bello per un autore di libri che scrivere di altri libri e di altre biblioteche, di poter dare sfogo al suo impulso per la scrittura debordando nei libri scritti da altri, o forse mai scritti.
letture
Caso irrisolto, di Patrik Ourednik [Keller 2016]
Un bel libro sul nulla, che doveva essere scritto («Pronunciate, le parole sono come scoregge, per un attimo risvegliano l’attenzione, ma subito dopo si perdono nell’aria; scritte restano in eredità alle generazioni future») e deve essere letto.
Ventiquattromila baci, di Antonio Ferrara [Settenove 2021]
Antonio Ferrara, scrittore, poeta ed illustratore, ha voluto rappresentare, con innocenza e leggerezza, un caleidoscopio di possibili baci, che non conoscono genere animato, razza, dimensione, latitudine ed età.
Lo sguardo inquieto, Berardino Palumbo [Marietti1820 2021]
L’esperienza sul campo è la base degli studi etnologici ed antropologici, per cui Palumbo ha pensato di raccogliere in un unico volume i frammenti delle sue prime esperienze da ricercatore, quelle che gli hanno permesso di trovare e percorrere la sua strada di scienziato e di uomo con la speranza che possano ispirare anche giovani studenti.
Valerio Verbano – una ferita ancora aperta, di Marco Capoccetti Boccia [Lorusso 2020]
Marco Cappoccetti Boccia non è uno storico di mestiere, è un educatore che ha dedicato studi intensi per la sua tesi di laurea a questo avvenimento che ancora oggi scuote Roma e fa di Valerio, ancora oggi, un esempio di giovane attivista militante antifascista. Un bel libro, appassionante, crudo, ma nella sua illogicità anche pieno di cupa speranza.
La ragazza con la colomba, di Sally Bayley [Clichy 2021]
Il libro è un percorso a tappe, un’analisi familiare e personale che serve all’autrice per collocarsi sia all’interno del suo albero genealogico, sia nello spazio della sua individualità.
La tavola fiamminga, di Arturo Pérez-Revelte [BUR Rizzoli 2014]
È un romanzo sugli scacchi, sull’arte, sulle persone concepite tutte in contrapposizione fra di loro, per questo è un romanzo denso, vischioso, lento e induttivo. Una vera e propria tela fiamminga, carica di particolari apparentemente ordinari, in realtà incasellati in modo da suggerire significati nascosti differenti, enigmatici e ragionati. Come nella strategia degli scacchi.
Il Dio che danza, di Paolo Pecere [Nottetempo 2021]
È indubbiamente un viaggio che merita di essere fatto, senza appesantirlo con inutili ansie o aspettative, ma lasciandosi trasportare dalla spontaneità della musica e della propria essenza più tribale e remota.
Il fascismo secondo Pasolini, di Alessandro Viola [Mimesis 2020]
Rivisitare la figura di Pier Paolo Pasolini, ultimo vero intellettuale militante, vittima della sua stessa ortodossia, persona controversa che ha attraversato il cuore del XX secolo, è un’operazione importante e necessaria. La scelta strategica di partire da un tema, spinoso come l’antifascismo, è attuale e problematica
La trilogia dei re, di Zhong Acheng [Theoria 2018]
Tutti i protagonisti sono quasi anonime figure che si stagliano dalla media a rappresentare le legittime aspirazioni e speranze del popolo cinese, fatto di tante unità ricche di talento ed umanità.