Claudio Morandini è scrittore raffinato, incline all’umorismo grottesco, capace di allineare con i suoi racconti gli aspetti meno importanti della vita, quelli più nascosti ed insignificanti, a cui riesce a dare luce con sorprendente e disarmante naturalezza, grazie ad una prosa cristallina e fin troppo regolare, tanto da far sembrare normale ogni apparente difetto della vita.
L’estrema adesione agli eventi e la commistione fra i fatti narrati e le vicende personali portano Saviano a trascurare, volutamente, la forma per renderla il più diretta possibile: questo l’unico eccesso artistico, ampiamente superato e superabile, di una testimonianza civile che aiuta un po’ tutti a ritrovarsi. Saviano accompagna il lettore in questa lunga passeggiata, fatta di testi e di contesti, di storie e interpretazioni, di scavi. È un invito a non essere superficiali, a non essere indifferenti.
Franco Arminio si definisce un “paesologo” perché la sua missione è fare in modo di valorizzare i paesi ed i sobborghi d’Italia, oggi per lo più deserti: lui, originario di Bisaccia in Irpinia, continua a vivere lì, osservatorio privilegiato per assaporare l’essenza della vita.