Romanziere e giocatore di scacchi: oggi si occupa di scrittura creativa.
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Un re non muore – corso letterario di scacchi, di Ivano Porpora [Utet 2021]
Il libro non è solo un saggio di scacchi, ma una lettura dell’arte stessa attraverso gli scacchi e con gli scacchi: le citazioni, le inferenze, i rimandi continui da un piano all’altro, da un’espressione artistica all’altra, ora la musica, ora la fotografia, ora l’immagine, costituiscono uno percorso appena accennato che lo scrittore, grazie allo stile potente e ammiccante, affida al suo lettore consegnandogli anche le chiavi per altre nuove e diverse sfide, quelle non ancora descritte.
La psicologia del giocatore di scacchi, di Reuben Fine [Adelphi 1976]
Il saggio è illuminante perché rappresenta la prima sistematizzazione, oltre il mito, delle biografie di celebri campioni del gioco, classificati secondo Fine in “eroi”, quelli per cui gli scacchi erano semplicemente la vita, ed “anti-eroi”, quelli per cui gli scacchi sono stati soltanto uno dei tanti campi di interesse e successo.
La tavola fiamminga, di Arturo Pérez-Revelte [BUR Rizzoli 2014]
È un romanzo sugli scacchi, sull’arte, sulle persone concepite tutte in contrapposizione fra di loro, per questo è un romanzo denso, vischioso, lento e induttivo. Una vera e propria tela fiamminga, carica di particolari apparentemente ordinari, in realtà incasellati in modo da suggerire significati nascosti differenti, enigmatici e ragionati. Come nella strategia degli scacchi.
La trilogia dei re, di Zhong Acheng [Theoria 2018]
Tutti i protagonisti sono quasi anonime figure che si stagliano dalla media a rappresentare le legittime aspirazioni e speranze del popolo cinese, fatto di tante unità ricche di talento ed umanità.
Il giocatore di scacchi di Maelzel, di Edgar Allan Poe [BUR Rizzoli 2021]
Non è uno saggio affascinante per brillantezza, anzi qua e là si vede una certa sprezzante arroganza a corredo di ogni sua argomentazione: ma è sicuramente un saggio di grande prospettiva per lo scrittore, dato che nell’argomentazione per punti dell’inganno della macchina si vede l’acume poliziesco che poi caratterizzerà tutte le sue opere più famose.
L’ultima traversa, di Paolo Maurensig [Theoria 2018]
critto in modo succinto, non manca di densità, concentrata soprattutto nelle poche pagine che portano all’incontro finale fra il maestro di scacchi e l’aspirante discepolo. Un altro bell’esempio di narrazione, un piccolo cameo che arricchisce la galleria narrativa dello scrittore goriziano, capace di fondere armoniosamente la passione per gli enigmi della vita con l’eleganza della narrazione.
L’invenzione degli scacchi
Un gioco metafora della vita e non solo
Letture di un anno (2020)
Elenco non graduato dei libri che ho letto quest’anno.
Teoria delle ombre, di Paolo Maurensig [Adelphi 2015]
Con questo romanzo Paolo Maurensig scrive il suo capolavoro sugli scacchi! Sarà difficile infatti trovare la stessa intensità, la stessa forza, la stessa capacità evocativa impiegata dallo scrittore goriziano per ricostruire gli ultimi giorni di Alexandre Alekhine, uno dei grandi geni degli scacchi del ‘900, tanto superiore nelle sue intuizioni, quanto sregolato nella sua vita, trascorsa negli ultimi anni di confino fra ossessioni e eccessi di alcool.