L’essenza della scrittura di Nikos Kazantzakis e del significato della sua vita sono racchiusi nelle parole del suo epitaffio, da lui stesso dettato: “Non spero niente. Non temo niente. Sono libero”.
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La tavola fiamminga, di Arturo Pérez-Revelte [BUR Rizzoli 2014]
È un romanzo sugli scacchi, sull’arte, sulle persone concepite tutte in contrapposizione fra di loro, per questo è un romanzo denso, vischioso, lento e induttivo. Una vera e propria tela fiamminga, carica di particolari apparentemente ordinari, in realtà incasellati in modo da suggerire significati nascosti differenti, enigmatici e ragionati. Come nella strategia degli scacchi.
La trilogia dei re, di Zhong Acheng [Theoria 2018]
Tutti i protagonisti sono quasi anonime figure che si stagliano dalla media a rappresentare le legittime aspirazioni e speranze del popolo cinese, fatto di tante unità ricche di talento ed umanità.
Il giocatore di scacchi di Maelzel, di Edgar Allan Poe [BUR Rizzoli 2021]
Non è uno saggio affascinante per brillantezza, anzi qua e là si vede una certa sprezzante arroganza a corredo di ogni sua argomentazione: ma è sicuramente un saggio di grande prospettiva per lo scrittore, dato che nell’argomentazione per punti dell’inganno della macchina si vede l’acume poliziesco che poi caratterizzerà tutte le sue opere più famose.
L’università sconosciuta, di Roberto Bolaño [SUR 2020]
Con questo testamento Roberto Bolaño ci ha lasciato un abisso, di vuoto e di felicità, che ci permetterà di ricordarci di lui in eterno.
L’ultima traversa, di Paolo Maurensig [Theoria 2018]
critto in modo succinto, non manca di densità, concentrata soprattutto nelle poche pagine che portano all’incontro finale fra il maestro di scacchi e l’aspirante discepolo. Un altro bell’esempio di narrazione, un piccolo cameo che arricchisce la galleria narrativa dello scrittore goriziano, capace di fondere armoniosamente la passione per gli enigmi della vita con l’eleganza della narrazione.
L’invenzione degli scacchi
Un gioco metafora della vita e non solo
Letture di un anno (2020)
Elenco non graduato dei libri che ho letto quest’anno.
Teoria delle ombre, di Paolo Maurensig [Adelphi 2015]
Con questo romanzo Paolo Maurensig scrive il suo capolavoro sugli scacchi! Sarà difficile infatti trovare la stessa intensità, la stessa forza, la stessa capacità evocativa impiegata dallo scrittore goriziano per ricostruire gli ultimi giorni di Alexandre Alekhine, uno dei grandi geni degli scacchi del ‘900, tanto superiore nelle sue intuizioni, quanto sregolato nella sua vita, trascorsa negli ultimi anni di confino fra ossessioni e eccessi di alcool.
L’arcangelo degli scacchi, di Paolo Maurensig [Mondadori 2014]
Il romanzo di Maurensig, interessante e coinvolgente, è narrato dalla stessa voce del giovane Morphy, che sotto forma di diario annota pensieri ed ossessioni, paure e speranze, amori e delusioni, fino alla fine, fino all’ultimo istante. I 28 capitoli non hanno un titolo, ma riportano la trascrizione delle 28 mosse che segnarono l’affermazione di Paul a New York nel 1857, la partita geniale giocata e vinta, con i neri, contro Louis Paulsen. Quel giorno nasceva e moriva un genio.