“Un governo di alto profilo”: eppure ritornano

Se il problema era formare un governo di alto profilo, con personalità di prestigio, il neo presidente del Consiglio Mario Draghi ha già ottenuto il primo risultato: blindare i ministeri che contano (Economia e Finanza e Giustizia) e lasciare ai ciarlatani tutto il resto … tanto con o senza portafogli devono passare tutti dal MEF.

Insomma, Mario Draghi li ha fatti giocare poi ha piazzato alcuni incompetenti in disparte (fa eccezione il Ministero dell’Istruzione e quello dell’Università e Ricerca affidato a tecnici) e si è tenuto gli snodi per gestire meglio il PNRR.

Poche considerazioni, poi le altre le farò una volta letto anche il programma di questo governo.
a) Viene la pelle d’oca a ritrovarsi davanti Renato Brunetta alla Pubblica Amministrazione e soprattutto Maria Stella Gelmini agli affari regionali e autonomia: si torna indietro di un decennio, al 2006. E sappiamo benissimo quali danni hanno fatto al Paese sia Brunetta sia Gelmini, con tagli e riforme alle Pubbliche amministrazioni
b) il Movimento 5 Stelle è il partito degli incompetenti che perde di più, che perde tutto, che viene nuovamente ridistribuito ad minchiam in base alle proprie incompetenze (vedi Di Maio all’estero): silurata Azzolina, silurata Dadone che passa ad un ministero minore rispetto la Pubblica Amministrazione!)
c) con il Movimento 5 Stelle perde sicuramente Giuseppi Conte, non solo perché non compare in nessun quadro (entrerà in Senato?), ma perché entra Vincenzo Colao che Conte aveva fatto fuori e soprattutto Italia Viva riesce a ripiazzare una delle ministre dimissionarie;
d) rientra prepotentemente la Lega, con due pezzi da 90 che non sono propriamente salviniani e la ministra Erika Stefani… e risorge inspiegabilmente Forza Italia.
e) il PD? aggiunge a Franceschini il ministro Orlando e Lorenzo Guerini, dunque nomi che non sono proprio allineati con il segretario Zingaretti……

Insomma, è un governo che sa di accordicchio di larghe intese, in cui Forza Italia fa la voce grossa (assurdo!) e insieme alla Lega fa presagire tutto tranne che riforme in nome dello Stato sociale e della crescita collettiva.

Vedremo … ma gli auspici non sono certo dei migliori!

PALAZZO CHIGI
📌 Presidente del Consiglio dei Ministri: Mario Draghi
📌 Segretario del Consiglio dei Ministri: Roberto Garofoli

MINISTRI SENZA PORTAFOGLIO
📌 Ministro per il sud e la coesione territoriale: Mara Carfagna
📌 Ministro per la pubblica amministrazione: Renato Brunetta
📌 Ministro per i rapporti col Parlamento: Federico D’Incà
📌 Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale: Vittorio Colao
📌 Ministro per affari regionali e autonomie: Maria Stella Gelmini
📌 Ministro per le politiche giovanili: Fabiana Dadone
📌 Ministro per le disabilità: Erika Stefani
📌 Ministro per le pari opportunità e la famiglia: Elena Bonetti

MINISTRI CON PORTAFOGLIO
📌 Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Luigi Di Maio
📌 Ministro dell’interno: Luciana Lamorgese
📌 Ministro della giustizia: Marta Cartabia
📌 Ministro della difesa: Lorenzo Guerini
📌 Ministro dell’economia e delle finanze: Daniele Franco
📌 Ministro dello sviluppo economico: Giancarlo Giorgetti
📌 Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Enrico Giovannini
📌 Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali: Stefano Patuanelli
📌 Ministro per la transizione ecologica: Roberto Cingolani
📌 Ministro del lavoro e delle politiche sociali: Andrea Orlando
📌 Ministro dell’istruzione: Patrizio Bianchi
📌 Ministro dell’università e della ricerca: Cristina Messa
📌 Ministro dei beni e delle attività culturali: Dario Franceschini
📌 Ministro della salute: Roberto Speranza
📌 Ministro per il turismo: Massimo Garavaglia


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