Appena rientrati dopo la sospensione natalizia, il Ministro Patrizio Bianchi ha snocciolato dei dati che volevano essere rassicuranti: solo il 6% degli insegnanti assenti (di questi lo 0,72% perché sospeso) e solo il 4,5% degli alunni in quarantena.
Non so se i dati sono rassicuranti o meno, c’è però un principio di metodo e trasparenza che sottende l’azione del governo e che non mi rassicura affatto: la mancanza di una qualunque condivisione dei dati con le organizzazioni sindacali!
Da quando è stato sottoscritto il Protocollo per la Sicurezza (6 agosto 2020) il Ministero si è sottratto nei fatti ad una condivisione puntuale dei dati, sia a livello nazionale sia a livello regionale: i tavoli previsti infatti non hanno mai portato a conoscenza numeri esatti, precisi, anche se limitati a quel giorno … mai si è dato conto di quanti contagiati, quante classi in quarantena, quanti docenti ed ATA contagiati, isolati, o altro.
Ecco, scoprire che stiamo parlando del 6% dei docenti (vale a dire circa 70.000 docenti) e 4,5% alunni (quasi 340.000) è un dato che avremmo voluto condividere col Ministro per capire e valutare se le misure messe in atto sono efficaci o meno.
6% … ma quanti erano a metà novembre 2021? e quanti a marzo 2021?
L’assenza di questi dati e di questi raffronti è gravissima: la politica di chi ci governa, dal Ministero alle Regioni, vuole tenere nascosti i dati e raccontare che “va tutto bene”.
No, non va bene non fornire dati in trasparenza. Né per quanto riguarda la gestione della pandemia, né per quanto riguarda la gestione della democrazia.
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No, non va bene. Né per quanto riguarda la gestione della pandemia, né per quanto riguarda la gestione della democrazia.