Tutto morirà sulla terra – e la madre, e la gioventù,
La moglie tradirà, e scomparirà l’amico,
Ma tu impara ad assaporare un’altra dolcezza,
Guardando al freddo circolo polare.
Prendi la tua barca, arriva al polo lontano
Su pareti di ghiaccio – e sommesso dimentica
Coma là si amava, si periva e si lottava…
E dimentica l’antica terra delle passioni.
E ai sussulti del freddo lento
Abitua l’anima stanca
Affinché qui non le occorra niente
Quando da là sgorgheranno i raggi.
7 settembre 1909
Rivista “Poesia” (n. 60, marzo 1993), traduzione di Paolo Galvagni