Una questione di pelle, di Marina Vujčić [BBE 2021]

Veronika Vinter ha l’abitudine di sfogliare tutti gli annunci di lavoretti part-time del “Večernje novosti”, per necessità, dato che ha bisogno disperato di arrotondare il suo misero stipendio da impiegata, ma anche per curiosità, quasi antropologica. Vi trova infatti le richieste più strane, che spesso si limita a ritagliare e fissare con un magnete sulla porta del suo frigorifero.

Quella mattina gli occhi le cadono su un testo veramente originale: “Cerco una signora disponibile ad accarezzare la mia schiena. Solo ed esclusivamente la schiena. Massima serietà, garantiti riservatezza e ottimo compenso”. La colpisce, in positivo, la precisazione “solo ed esclusivamente la schiena”: può essere un lavoro, quello di accarezzare una schiena? Curiosa ed intimorita contatta l’inserzionista, prende appuntamento e, puntuale come sempre, si trova di fronte un uomo di mezza età, il cinquantenne signor Bauer, Florjian Bauer, che le spiega con estrema serietà l’incarico: accarezzare, non massaggiare!, la schiena per un’ora, due volte a settimana. In perfetto silenzio, per non rompere l’incanto. Il compenso sarà di ben 200 kune. Bauer è vedovo, ma tutto il suo matrimonio è stato segnato dalle cure che la sua Amaljia dedicava alla sua schiena: al risveglio al mattino, al ritorno dal lavoro, nei momenti di riposo, in estrema intimità, quelle carezze hanno scandito i momenti più felici ed appaganti della sua vita, ne hanno definito i contorni di piacere ed estasi. Dalla morte della moglie non ha trovato più quei piaceri, in nessuna altra donna. Tanto vale comprarsi quel servizio. Veronika accetta, all’inizio per soldi, poi con una impensabile passione che si trasforma in arte…

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