In Germania hanno preferito rielaborare il lutto di un passato non glorioso, come l’Olocausto di cui i nazisti tedeschi furono i massimi propugnatori e artefici, in modo da poter vivere il presente ed il futuro senza scheletri nell’armadio.
Certo, quello che hanno fatto i nazisti non ha scusanti né assoluzioni da parte della Storia, tuttavia rimuovere quel peccato, ammettendo i propri errori, non come individui, ma come nazione, come Paese, come comunità, è importante, è fondamentale. Fare i conti col passato è un atto di onestà civile ed intellettuale che non tutti i Paesi sono stati in grado di fare, che non sono ancora in grado di fare oggi.
A questo serve anche il memoriale dell’Olocausto di Berlino, posto proprio nel cuore della capitale per ricordare ogni giorno ai tedeschi di cosa sono stati capaci, di quali turpi delitti sono stati responsabili, ma anche per essere monito a non ripetere quegli orrori.
Il governo di Berlino sta garantendo oggi la salvezza degli ebrei ucraini, anche attraverso visti permanenti speciali a quelle donne e quegli uomini che sono scampati alla Shoah, e che mai avrebbero immaginato di trovare oggi in Germania, il Paese del Male, la loro salvezza.
A questo serve la Storia, a non commettere gli stessi terribili sbagli.