Enrico Berlinguer e la questione morale

Enrico Berlinguer, nato a Sassari il 25 maggio del 1922 e morto a Padova l’11 giugno 1984. Segretario generale del partito comunista dal 1972 fino alla morte: queste sono alcune delle sue citazioni più celebri. (tratte da La Repubblica)

XIII Congresso del Pci 1972
“Compagni, non sarò né Togliatti né Longo”.

Intervista a Eugenio Scalfari
“I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela”.

I giovani e la giustizia
“Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia”.

Il futuro
“Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno”.

La questione morale
“La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico”.

I fanatismi
“Io le invettive non le lancio contro nessuno, non mi piace scagliare anatemi, gli anatemi sono espressioni di fanatismo e v’è troppo fanatismo nel mondo”.

Il compromesso storico
“La gravità dei problemi del paese, le minacce sempre incombenti di avventure reazionarie e la necessità di aprire finalmente alla nazione una sicura via di sviluppo economico, di rinnovamento sociale e di progresso democratico rendono sempre più urgente e maturo che si giunga a quello che può essere definito il nuovo grande “compromesso storico” tra le forze che raccolgono e rappresentano la grande maggioranza del popolo italiano”.

La democrazia
“L’esperienza compiuta ci ha portato alla conclusione che la democrazia è oggi non soltanto il terreno sul quale l’avversario di classe è costretto a retrocedere, ma è anche il valore storicamente universale sul quale fondare un’originale società socialista”.

Il capitalismo
“Noi pensiamo che il tipo di sviluppo economico e sociale capitalistico sia causa di gravi distorsioni, di immensi costi e disparità sociali, di enormi sprechi di ricchezza”.

“Non rinunciamo a costruire una «società di liberi e uguali», non rinunciamo a guidare la lotta degli uomini e delle donne per la produzione delle condizioni della loro vita”.

Le alleanze
“Il rispetto delle alleanze non significa che l’Italia debba tenere il capo chino”.

Il comunismo
“Sul sole dell’avvenire oggi discutono più gli scienziati che i comunisti”.

“Noi siamo comunisti. Lo siamo con originalità e peculiarità, distinguendoci da tutti gli altri partiti comunisti: ma comunisti siamo, comunisti restiamo”. Intervista a Oriana Fallaci, 1980

“Non rinunciamo a costruire una «società di liberi e uguali», non rinunciamo a guidare la lotta degli uomini e delle donne per la «produzione delle condizioni della loro vita»”.

Il comunismo è la trasformazione secondo giustizia della società. Tribuna politica 1980

Il mondo operaio

“Noi rifiutiamo che a pagare siano i soliti, gli operai, le masse popolari. E riteniamo che se sacrifici devono essere, e tutti in maniera proporzionata vi devono contribuire, debbono contribuire a raggiungere determinati traguardi, non a far tornare indietro il Paese”. Intervista a Gianni Minoli, 1983

Il nuovo

“Non ci può essere inventiva, fantasia, creazione del nuovo se si comincia dal seppellire se stessi, la propria storia e realtà”
Rinascita

Il dogma

“Occorre che con audacia e con intelligenza ci si sappia liberare da ogni scolastica applicazione della nostra dottrina intesa come dogma, o da orientamenti che non sono più adeguati all’esperienza e alle condizioni storiche attuali, per camminare verso vie nuove di avanzata verso il socialismo” Dal discorso per Dolores Ibarruri, 1975

L’assalto al cielo

“La nostra principale «anomalia» rispetto a diversi altri partiti comunisti e operai è che noi siamo convinti che nel processo verso questa mèta bisogna rimanere – e noi rimarremo – fedeli al metodo della democrazia. L’”assalto al cielo” – questa bellissima immagine di Marx – non è per noi comunisti italiani un progetto di irrazionalistica scalata all’assoluto”. Intervista a Critica Marxista, 1981

L’ultimo comizio

Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi, può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità. La prova per questo obbiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita. 7 Giugno 1984, Padova

Il dialogo casa per casa

“Lavorate tutti, casa per casa, azienda per azienda, strada per strada, dialogando con i cittadini, con la fiducia per le battaglie che abbiamo fatto, per le proposte che presentiamo, per quello che siamo stati e siamo…”. 7 giugno 1984  Frasi tratte da “Casa per casa. Strada per strada” a cura di Pierpaolo Farina (Melampo editore).

I fanatismi

“Io le invettive non le lancio contro nessuno, non mi piace scagliare anatemi, gli anatemi sono espressioni di fanatismo e v’è troppo fanatismo nel mondo”. Intervista a Oriana Fallaci 1980

Il sole dell’avvenire

“Sul sole dell’avvenire oggi discutono più gli scienziati che i comunisti” Intervista di Ferdinando Adornato

Craxi
“La cosa che mi preoccupa in Craxi è che certe volte mi sembra che pensi soltanto al potere per il potere”

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