La versione di Pazienza, di Andrea Pazienza [Chiarelettere 2022]

Gli inizi sono promettenti: dopo la laurea in medicina con uno studio pioneristico sulle immersioni subacquee, il giovane Francesco Pazienza si trasferisce in Francia, Costa Azzurra, per lavorare nientemeno che con Jacques-Yves Cousteau, presidente della Cocean con sede a Marsiglia.

Il giovane rital (così sono chiamati gli italiani da quelle parti) aspetta un’occasione per mettersi in mostra e l’occasione puntualmente arriva: trattativa con la Saipem a Milano, Pazienza siede in un angolo sotto falsa copertura -per tutti è Durand- e ascolta per qualche giorno le proposte degli ingegneri italiani, finché al terzo giorno decide di smascherare le loro intenzioni costringendoli a scoprire le carte e a stringere accordi con la Cocean. Un trionfo per Pazienza che si guadagna i gradi sul campo e comincia una folgorante carriera di mediatore. Il ragazzo ha stoffa e viene utilizzato in tutte le trattative più complicate, con egiziani e siriani, fino a quando Cousteau non cade in miseria. A quel punto non può non accettare la proposta di Giuseppe Santovito di lavorare per il Sismi, i servizi segreti italiani: il lavoro è ovviamente allettante, ma Pazienza non rinuncia a dettare le sue condizioni, chiedendo massima libertà d’azione, nessun superiore a cui rendere conto, se non Santovito stesso. Lavoro sporco che qualcuno deve pur fare: quel qualcuno è il faccendiere, Francesco Pazienza…

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