Perché l’America, di Matthew Baker [Sellerio 2022]

Al mattino la cittadina si chiama Plainfield. Proprio però quella mattina la notizia arriva aspettata con la stessa velocità di un fulmine a ciel sereno: è secessione!

A dire la verità la piccola città ha tutto: verande, piscinette di plastica, dondoli, antiabortisti che sostenevano i matrimoni gay, abortisti che invece osteggiavano i matrimoni gay. Non c’è un vero e proprio sentire politico che distingue fra destra e sinistra, liberali, radicali, negazionisti del cambiamento climatico. Ma oramai il dado è tratto: quella mattina si ritrovano tutti uniti da quell’unico sentimento di indipendenza, dalla voglia di rimanere uniti contro lo Stato federale che disconoscono: c’è grande insofferenza e la necessità di far vivere insieme e sotto nuove forme di organizzazione cittadine e cittadini. Insomma, non c’è ragione di rimanere sotto il giogo federale, possono fare da soli. E così cominciano a riscrivere la storia e la geografia delle loro origini, si industriano per riscrivere la costituzione. Ma bisogna cominciare dal nome e su quello non ci sono dubbi perché la nuova città indipendente si chiamerà America…

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