La politica, intesa come democrazia, partecipazione e rappresentanza, si è dimostrata altamente inefficace, non solo per le responsabilità di chi governa, ma soprattutto di chi sceglie -con le elezioni, finché ci saranno- chi deve sedere in parlamento
attualità
Esportare la democrazia made in Usa? No, grazie!
La manfrina di “esportiamo la democrazia” dovrebbe agli occhi di tutti essere etichettata come una ridicola ed ipocrita solfa propagandistica che nasconde invece tutti i limiti dello stato sociale USA.
Sull’inutilità e sull’inopportunità dello schwa (ə), abominio linguistico
L’introduzione della schwa (ə) corrisponde più ad un vezzo ideologico radical-chic che ad una vera esigenza linguistica. Per questo al momento non ha futuro.
Un dossier sul Giorno del Ricordo
Alle foibe bisogna approcciarsi senza pregiudizi e moralismi: ci vuole molta scientificità e conoscenza storica dei fatti, dati, contesti e pretesti.
Quando gli studenti fanno “oh”, la polizia usa i manganelli
Mi aspetto di poter esercitare il mio diritto di pensiero, parola e manifestazione (pacifica!) sempre e dovunque e mi aspetto anche che si lasci a tutte e tutti la possibilità di farlo: diversamente stiamo piombando di nuovo nella barbarie del ventennio fascista.
Sunday bloody sunday
50 anni fa gli inglesi spararono su civili inermi: la domenica di sangue più triste
Il bullo di Jesi: la marginalizzazione come risposta al disagio
Lasciare solo il bullo in classe in segno di protesta: serve a qualcosa?
Nulla di nuovo dal fronte orientale
Terminata dunque la retorica narrazione che vuole Putin un cattivone despota (e in parte lo è) e la Nato garante degli interessi comuni (e sicuramente non lo è), con buona pace degli ucraini si arriverà ad una soluzione con inutili sanzioni che avrà avuto soltanto il merito di ridisegnare gli equilibri dal Caucaso in poi.
Com’è potuto succedere
Oggi bisogna parlare della responsabilità di tutti i popoli e di ogni singolo cittadino del mondo per quanto accadrà. Oggi come oggi ogni singolo uomo è tenuto, dinanzi alla sua coscienza, a suo figlio e a sua madre, dinanzi alla patria e al genere umano a rispondere con tutta la forza del cuore e della mente a una domanda: che cosa ha generato il razzismo?
Ma erano e sono persone
A chi spetta giudicare? A chi spetta mettere delle etichette? A chi spetta condannare?
L’orrore dei campi di concentramento nazisti, tenuti insieme dalla complicità di altri uomini, alimentati dai complici fascisti, ci ricorda quali sono i limiti dell’essere umano, quanto possiamo essere e diventare brutali.