Ci sono smarrimento e incapacità organizzativa nelle forze di minoranza che stanno all’opposizione, ma non la fanno. A rischio la tenuta democratica del Paese
Non si tratta di un lapsus, ma di un programmatico inizio di cancel culture che ci porterà inevitabilmente ad un bivio: sarà ancora importante ricordare e celebrare il 25 aprile?
La retorica della costruzione del nemico può essere utile, ma non sufficiente ad un programma politico di sinistra, coesivo, riformista, progressista e a largo respiro.
Dovremmo cominciare ad applicare un passaporto antifascista a chi scrive, a chi pensa, a chi fa politica, a chi inquina il web, la stampa ed il perbenismo di turno: non sarebbe censura, ma rispetto della Costituzione.