L’arcangelo degli scacchi, di Paolo Maurensig [Mondadori 2014]

Il romanzo di Maurensig, interessante e coinvolgente, è narrato dalla stessa voce del giovane Morphy, che sotto forma di diario annota pensieri ed ossessioni, paure e speranze, amori e delusioni, fino alla fine, fino all’ultimo istante. I 28 capitoli non hanno un titolo, ma riportano la trascrizione delle 28 mosse che segnarono l’affermazione di Paul a New York nel 1857, la partita geniale giocata e vinta, con i neri, contro Louis Paulsen. Quel giorno nasceva e moriva un genio.

Il pannello, di Erri De Luca [Feltrinelli, 2012]

Ci sono le avvisaglie dei “moti studenteschi” del 1968 (che La Magna non fece in tempo a vedere essendo passato a miglior vita proprio in quell’anno), che sono riassunti simbolicamente nella distanza fra cattedra e resto dell’aula, fra insegnanti e alunni diversissimi per ceto sociale, uniti nello spirito di classe.

Ultime notizie dal sud, di Luis Sepulveda [Guanda 2019]

il viaggio si infarcisce di riflessioni sulla brutale attualità, sulle conseguenze dell’aggressione occidentale, sulle periferie sempre più povere e non mancano attacchi amari alla furia conquistatrice che ha sottratto tutto agli indios. Raccontare diventa l’ultimo modo per resistere.