Terminata dunque la retorica narrazione che vuole Putin un cattivone despota (e in parte lo è) e la Nato garante degli interessi comuni (e sicuramente non lo è), con buona pace degli ucraini si arriverà ad una soluzione con inutili sanzioni che avrà avuto soltanto il merito di ridisegnare gli equilibri dal Caucaso in poi.
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Scacco matto allo zar, di Garry Kasparov [Marotta&Cafiero 2021]
Oggi Garry Kasparov vive per lo più negli Stati Uniti, ma ha la nazionalità croata dal 2014. Si dedica alla politica, con la visione di uno scacchista.
Le rose di Stalin, di Armando Torno [Marietti 1820, 2020]
Torno ha una capacità narrativa enorme: le descrizioni sono delle fotografie patinate che scivolano piacevolmente sotto gli occhi, che permettono di rivivere quei momenti in presa diretta.
Il futuro è storia, di Masha Gessen [Sellerio, 2019]
Sono la prima vera generazione post-sovietica, sono nate durante la perestrojka e sono vissute negli anni ’90, per questo sentono naturale il peso dell’impegno politico.