Ma qui tutto è distrutto.
Tutto è terra, tutto è cenere…
La tua città natale bisogna ritrovarla nella memoria della terra e della cenere
Atiq Rahimi*
*scrittore afghano (nato a Kabul nel 1962 ed autore tra gli altri di Pietra di pazienza, Terra e cenere, I portatori d’acqua e Maledetto Dostoevskij) nel libro L’immagine del ritorno (Einaudi 2004) descrive con queste parole la prima impressione del suo rientro in Patria, a Kabul, dopo il suo lungo esilio.
Erano gli anni della cacciata dei talebani, ma il suo cuore già piangeva l’inizio e la fine di un disastro.
«L’identità culturale del paese deve vivere »
Oggi Rahimi sta lavorando con la Francia all’evacuazione di poeti, registi, attori: «L’identità culturale del paese deve vivere».