Scritto come un diario intimo, la narrazione del libro assomiglia ad una raccolta ordinata di pensieri, ad un percorso interiore che fa del viaggio la metafora viva della salvezza dalla tenaglia dell’ordinario. Ma è anche una riflessione ecologista sulla tirannia delle macchine che affoga gli istinti naturali, ed immersivi, degli uomini.
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Quaranta nomi, di Parwana Fayyaz [Aguaplano 2022]
Con questo intreccio di testi, Fayyaz svolge pazientemente, ma con passione, il compito anche ingrato di ricostruire l’epopea della sua gente, del suo Paese, partendo dalla parte apparentemente più debole e bistrattata: le donne
Il re ombra, di Maaza Megiste [Einaudi 2021]
La testimonianza, diretta ed indiretta di Maaza Mengiste, aiuta ad avere un’idea, sfuocata, di quanto è accaduto, per chi un giorno vorrà davvero fare i conti col suo passato.
A passo di donna
Ammettiamo la sconfitta della società patriarcale e apriamoci davvero ad una società di capaci. Ci vuole una donna al Quirinale, scelta per merito e competenza, non per etichette e accordicchi. Il vero cambiamento di paradigma è nel riconoscere il merito e la competenza della persona, a prescindere dal sesso, dalla razza, dall’appartenenza politica. Ce la faremo?
Donna, matrice del paradiso [di Alda Merini]
Donna, tanto fragile quanto forte
Buoni propositi per il 2021: che sia un anno al femminile
Abbiamo bisogno di svolte che mettano in discussione paradigmi consolidati che ci hanno portato al fallimento: abbiamo bisogno di una green economy e quindi di una società sostenibile; abbiamo bisogno di riparlare della solidarietà e dello stato sociale, contro il capitalismo ed il liberismo di questi ultimi decenni. Abbiamo bisogno di mettere in discussione le leadership maschili, fatte spesso di incompetenti che si coprono a vicenda per spirito di genere/casta.
Mio marito, di Rumena Bužarovska [Bottega Errante 2019]
Rumena Bužarovska è una giovanissima scrittrice macedone, ma è anche una docente universitaria, che ha tradotto famosi autori della letteratura angloamericana, ed è inoltre una voce importante del movimento femminista #MeToo macedone, tanto che insieme ad Ana Vasileva organizza ogni anno il festival Peach Preach, dedicato a storie al femminile.
Forse non essere è esser senza che tu sia
ed allora sono perché tu sei,
ed allora sei, sono e siamo,
e per amore sarò, sarai, saremo