L’ego ipertrofico degli Stati Uniti continua a produrre bufale e sentenze, una sottocultura primitiva che non ha nulla di democratico.
Mese: Marzo 2022
L’attualità del bello, di Hans-Georg Gadamer [Marietti1820, 2021]
Per Gadamer l’opera d’arte, sia essa un’espressione visiva o un’espressione verbale, non è un semplice messaggio, ma un processo attivo e poetico, nel senso filologico del fare, fra chi la concepisce e chi ne usufruisce.
Il Mondiale degli altri
Abbiamo bisogno di recuperare la freschezza di gioco degli Europei, ma anche la calma ed il cinismo dei campioni che non tremano di fronte a regali improvvisi e non cincischiano per cercare la “giocata”.
Marx non russa
Serve un disarmo unilaterale della stupidità
Ombre sullo Hudson, di Isaac B. Singer [Adelphi 2021]
Come tutti i romanzi di Singer anche Ombre sullo Hudson, per molti versi gemello di Nemici, ha sfumature autobiografiche sulle quali l’autore ha continuato ad interrogarsi lungo tutto il percorso della sua vita: il senso del divino contrapposto alla vita umana ed al libero arbitrio.
Educare è difficile
il nostro impegno di formare, a scuola, il cittadino che collabora, che antepone il bene comune a quello egoista, che rispetta e aiuta gli altri, è quotidianamente vanificato dai modelli proposti da chi possiede i mezzi per illudere che la felicità è nel denaro, nel potere, nell’emergere con tutti i mezzi, compresa la violenza.
Cane sciolto, di Miro Rezzaglia [Passaggio al bosco, 2021]
Miro Renzaglia costruisce un romanzo apparentemente semplice e lineare, eppure così vibrante e quindi mai scontato, con il quale percorre inquietudini e tormenti di una generazione spaesata e fragile della metà degli anni ’70
Specchio
La natura si disvela in una sorta di miracolo di colori e sensazioni. Basta rompere la scorza
Tutto morirà, di Aleksandr Blok
Quando tutto muore, ricomincia la vita. Poesia di Aleksandr Blok
Il pacifismo attivo e la Costituzione
Putin è un feroce despota che governa col consenso di un’oligarchia economica potente e radicata in tutto il mondo, grazie alla complicità dello stesso mondo occidentale che con il presidente russo ha fatto e fa ancora affari: Putin è il frutto della fine della guerra fredda, del sovvertimento del regime comunista travolto in Russia, come in tutti i paesi dell’ex URSS e dei Balcani, dell’utopia immaginifica quanto letale e fallimentare del capitalismo occidentale.