Jonathan Rowson, Grande Maestro e già campione nazionale di scacchi in Inghilterra, filosofo e scrittore, raccoglie in questo libro intenso e riflessivo un canto d’amore per il gioco che ha dato un senso alla sua vita: non a caso il sottotitolo italiano (in inglese The Moves That Matter: A Chess Grandmaster on the Game of Life) pone l’accento sull’apporto degli scacchi, gioco transculturale, dalle origini antichissime e stratificate fra culture e popoli diversissimi e lontanissimi, alla quotidianità della vita.
letture
Giorni di collera e di annientamento, di Francesco Permunian [Ponte alle Grazie 2021]
Cinico, distaccato, ironico, di quell’ironia triste che strizza l’occhio alla malinconia, perfino grottesco: il libro di Francesco Permunian ha una scrittura rapida ed incisiva, volutamente disgregante, punta al sodo delle storie dei suoi personaggi, a cui non risparmia critiche e invettive.
Alibi, di Fabio Giallombardo [Dario Flaccovio 2020]
Al netto di alcuni barocchismi, inevitabili in una storia siciliana, il libro di Fabio Giallombardo è un buon prodotto sia per la ricostruzione storia sia per il plot narrativo, oscillante fra il metalibro, con scontato tentativo di sovrapposizione fra Giallombardo e Ulisse Marranzano, e la narrazione sbarazzina di uno scrittore quasi quarantenne che stacca il primo tagliando di revisione della sua vita.
Albeggerà al tramonto, di Marco Trionfale [Marsilio 2021]
Dietro l’autore fittizio Marco Trionfale si cela un collettivo composto da tre amici, Franco Costantini, Leonardo Fedriga e Mirta Contessi, che si sono presi la briga di costruire un romanzo distopico che assume e propone una attualissima riflessione sociale, e nostalgica, sul senso della democrazia e della partecipazione.
Un soffio di vita, di Clarice Lispector [Adelphi 2019]
“Se mai questo libro verrà pubblicato, che i profani ne stiano alla larga. Giacché scrivere è cosa sacra a cui gli infedeli non hanno accesso.”
Il re ombra, di Maaza Megiste [Einaudi 2021]
La testimonianza, diretta ed indiretta di Maaza Mengiste, aiuta ad avere un’idea, sfuocata, di quanto è accaduto, per chi un giorno vorrà davvero fare i conti col suo passato.
Vladimir Nabokov ed il gioco degli scacchi
Ideare un problema di scacchi è un’arte bellissima, complessa e sterile, legata alle comuni forme del gioco solo come, ad esempio, le proprietà di una sfera vengono sfruttate sia dal giocoliere nell’escogitare una nuova esibizione, sia dal giocatore di tennis nel vincere un torneo. (Nabokov)
Intervista a Ivano Porpora
Romanziere e giocatore di scacchi: oggi si occupa di scrittura creativa.
Un re non muore – corso letterario di scacchi, di Ivano Porpora [Utet 2021]
Il libro non è solo un saggio di scacchi, ma una lettura dell’arte stessa attraverso gli scacchi e con gli scacchi: le citazioni, le inferenze, i rimandi continui da un piano all’altro, da un’espressione artistica all’altra, ora la musica, ora la fotografia, ora l’immagine, costituiscono uno percorso appena accennato che lo scrittore, grazie allo stile potente e ammiccante, affida al suo lettore consegnandogli anche le chiavi per altre nuove e diverse sfide, quelle non ancora descritte.
Martinus Scriblerus: vita straordinaria, opere e scoperte, di Alexander Pope, Jonathan Swift e John Arbuthnot [Grammarò 2021]
Il ‘700 è l’epoca della divulgazione e della satira politico-sociale, capita quindi che un gruppo d’amici si cimenti in un esercizio di scrittura collaborativa (un vero e proprio collettivo letterario ante-litteram), la finta biografia di un mitico Martinus Scriblerus, ovvero lo Scrivano. Si tratta di una breve opera di satira, a volte grottesca, sicuramente divertente e divertita, che l’inglese Pope mette insieme con l’aiuto di altri suoi sodali.