“Grazie alla schiena per il suo essere là dov’è”: sono le ultime parole di ringraziamento con cui Marina Vujčić, scrittrice zagabrese che esordisce per i tipi di BEE (Bottega Errante Edizioni), collana estensioni, chiude il suo buon romanzo introspettivo.
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L’attualità del bello, di Hans-Georg Gadamer [Marietti1820, 2021]
Per Gadamer l’opera d’arte, sia essa un’espressione visiva o un’espressione verbale, non è un semplice messaggio, ma un processo attivo e poetico, nel senso filologico del fare, fra chi la concepisce e chi ne usufruisce.
Ombre sullo Hudson, di Isaac B. Singer [Adelphi 2021]
Come tutti i romanzi di Singer anche Ombre sullo Hudson, per molti versi gemello di Nemici, ha sfumature autobiografiche sulle quali l’autore ha continuato ad interrogarsi lungo tutto il percorso della sua vita: il senso del divino contrapposto alla vita umana ed al libero arbitrio.
Cane sciolto, di Miro Rezzaglia [Passaggio al bosco, 2021]
Miro Renzaglia costruisce un romanzo apparentemente semplice e lineare, eppure così vibrante e quindi mai scontato, con il quale percorre inquietudini e tormenti di una generazione spaesata e fragile della metà degli anni ’70
Contro lo Stato, di Camillo Berneri e Carlo Rosselli [Nova Delphi 2021]
Berneri e Rosselli sentono il bisogno di misurarsi, con le azioni e con le parole, con la necessità di far partire un’idea nuova di costruzione democratica dialogando direttamente con tutti gli oppressi: un testo ancora attuale
Allucinazioni americane, di Roberto Calasso [Adelphi 2022]
Come per tutti i libri di Roberto Calasso la lettura può avvenire per strati o semplicemente in superficie: la tessitura è tuttavia talmente densa che le poco più di 130 pagine richiedono diversi altri libri, riferimenti culturali, artistici e filmici, da estrapolare dall’universo scibile, per poterle veramente apprezzare. È un vero esercizio culturale a più dimensioni.
Epistole e favole, di Antonio Gramsci [Mauna Loa 2021]
A volte può sembrare strano, perfino sgradevole, leggere i rigidi biasimi che il padre impartisce ai suoi figli, dai quali è distante: ma è l’atteggiamento corretto, fingere, per quanto possibile, di vivere una normalità familiare che il carcere cancella.
Memorie, di Sergej Michailovič Ejzenštejn [ArsCondita 2021]
La vita di Sergej Michailovič Ejzenštejn è stata breve, ma intensa: sembra una frase fatta, ma in questo caso va ben oltre ogni retorica, perché riassume con precisione le vicende di questo pioniere del cinema moderno, ebreo lettone di nascita, eretico e nemico di Stalin per idee, pensieri ed arte
Anne-Marie la Beltà, di Yasmina Reza [Adelphi 2021]
Yasmina Reza ha un’attenzione particolare per i dettagli, per le piccole incrinature nella superficie della normalità, riesce a leggere con ironia e apparente distacco quei particolari che ai più sfuggono perché sembrano completamente fuori dal contesto
Intervista a Tijana Djerković
Tijana M. Djerković è nata a Belgrado, in Serbia, ma dal 1987 vive a Roma. Allo scoppio della guerra dei Balcani (iniziata nel 1991 e continuata fino al 1999) decide di tornare nella città che le ha dato la vita per raccontare dal suo punto di vista, quella di una donna serba, l’atrocità di quella guerra.