Resoconto parigino, di Thomas Mann [L’ombra 2021]

Thomas Mann aveva terminato da un paio di anni La montagna magica (o per altri La montagna incantata) ed era nel 1926 una delle voci più influenti e conosciute del panorama tedesco. Aveva aderito con entusiasmo alla repubblica di Weimar e continuava a scrivere e commentare l’atavico orgoglio tedesco diviso fra Kultur e Zivilisation, attraverso l’impietosa lente del borghese reazionario che emerge da Discorso di un impolitico. Questo il resoconto di un suo viaggio a Parigi

I prodigi della città di N., di Robert Perišić [Bottega Errante, 2021]

Potremmo anche definirlo un romanzo distopico se quell’idea rivoluzionaria dell’autogestione fosse stata davvero soltanto immaginata nel momento in cui è iniziata la ricostruzione, morale, civile e sociale, dei Paesi che una volta formavano la ex-Jugoslavia: il romanzo di Robert Perišić è in realtà quanto di più profondo si possa leggere nel tentativo di scandagliare le anime dei superstiti di una guerra civile così devastante come quella dei Balcani.

Sognai la neve bruciare, di Antonio Skármeta [Marotta&Cafiero, 2021]

Antonio Skármeta è autore noto al grande pubblico per il romanzo Il postino di Neruda, diventato un cult con la trasposizione cinematografica dovuta a Massimo Troisi. Proprio per questo legame di napoletanità, la casa editrice Marotta&Cafiero, radicata nei quartieri difficili della grande metropoli del Sud Italia, non poteva esimersi dal riproporre un testo che ha già avuto un illustre antecedente nell’edizione del 1976 ad opera di Feltrinelli (il testo originale è di un anno prima, 1975). Un romanzo forte, essenziale

A passo di donna

Ammettiamo la sconfitta della società patriarcale e apriamoci davvero ad una società di capaci. Ci vuole una donna al Quirinale, scelta per merito e competenza, non per etichette e accordicchi. Il vero cambiamento di paradigma è nel riconoscere il merito e la competenza della persona, a prescindere dal sesso, dalla razza, dall’appartenenza politica. Ce la faremo?

Non ti disunire!

Una frase che riassume il senso complessivo di quanto dovremmo realizzare nel 2022: andare oltre ogni forzatura per cercare in se stessi il senso del nostro viaggio.