Il Mondiale degli altri

Abbiamo bisogno di recuperare la freschezza di gioco degli Europei, ma anche la calma ed il cinismo dei campioni che non tremano di fronte a regali improvvisi e non cincischiano per cercare la “giocata”.

Educare è difficile

il nostro impegno di formare, a scuola, il cittadino che collabora, che antepone il bene comune a quello egoista, che rispetta e aiuta gli altri, è quotidianamente vanificato dai modelli proposti da chi possiede i mezzi per illudere che la felicità è nel denaro, nel potere, nell’emergere con tutti i mezzi, compresa la violenza.